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Finto broker: come riconoscerlo (checklist completa)

18 controlli rapidi, esempi reali e azioni urgenti. Contenuti informativi: nessuna promessa di risultato.

Segnali tipici di un broker non autorizzato

Questi sono i red flag più frequenti che vediamo nelle segnalazioni ricevute:

  • Promesse di profitti garantiti o “zero rischio”.
  • Dominio recente, società off-shore, sede non verificabile.
  • Pressione a investire “entro oggi” per bonus esclusivi.
  • Richieste di versamenti su IBAN personali/esteri o wallet non tracciabile.
  • Piattaforma di “trading” che mostra soli profitti ma non permette prelievi.
  • Assistenti su WhatsApp/Telegram con profili non verificati.
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Checklist: 18 verifiche prima di inviare denaro

  1. Registro CONSOB/ESMA e numero licenza.
  2. Match tra nome societario, dominio e documenti.
  3. Whois del dominio (anzianità, contatti tecnici).
  4. Recensioni “fotocopia” su siti sconosciuti.
  5. Richieste KYC anomale e non necessarie.
  6. Contatti solo via chat criptata.
  7. Indirizzo fisico non visitabile.
  8. IBAN aziendale ≠ IBAN personale/estero sospetto.
  9. Termini d’uso contraddittori o copiati.
  10. Pressing psicologico e telefonate continue.
  11. Pannello con “profitti” non verificabili.
  12. Ostacoli ai prelievi / fees inventate.
  13. Wallet crypto a cascata (mixer).
  14. Materiale pubblicitario aggressivo / fake news.
  15. Falsi certificati o loghi regolatori.
  16. Assistenza che sparisce ai primi dubbi.
  17. Richiesta desktop sharing (AnyDesk). No!
  18. Email da domini gratuiti o alias strani.

Ho già pagato: cosa faccio ora?

1) Interrompi subito i pagamenti • 2) Raccogli prove (estratti, chat, email, IBAN, domini) • 3) Valuta reclamo/chargeback con la banca • 4) Fai una verifica guidata.